ITINERARI CULTURALI, TURISTICI E STORICI
Argomenti
Bibbiano si snoda lungo un'unica strada, via Gian Battista Venturi, che cambia denominazione attraversando le diverse frazioni. Partendo da Barco e percorrendo via XXIV Maggio si incontra subito la Chiesa Parrocchiale, dal piazzale recentemente ristrutturato e dedicato a Madre Teresa di Calcutta. Proseguendo lungo la via principale si attraversa l'abitato di Barco: rimane sulla destra la Corte Bebbi, antica corte che oggi ospita un agriturismo, la piazza del paese, e le ex Scuole Elementari oggi sede dell'Unione dei Comuni "Val d'Enza".
Si giunge poi a Bibbiano dopo aver percorso pochi chilometri, e dopo la prima curva a sinistra, procedendo sempre dritto s'incontra, sulla sinistra, la settecentesca Corte di Sant'Antonio (foto a lato), che da convento (riconoscibile da una croce e da alcune immagini devozionali) é ora destinata a stalla e a fienile.
La villa del Municipio si affaccia sulla piazza centrale del paese, fulcro della vita ricreativa e culturale. Sulla piazza infatti troviamo il Centro Sociale, la Sala comunale delle esposizioni L'Ottagono, e poco distante il Cinema Teatro Metropolis, piccolo gioiello architettonico e tecnico. Da qui in poi possiamo ammirare la parte più antica del paese, con qualche abitazione rimasta a testimoniare il passato medievale e rurale della zona.
Del passato restano i ruderi del Torrazzo matildico (foto a lato), una casa-torre difensiva di notevole interesse storico e architettonico che presidiava il percorso da Barco a Quattro Castella, e poco distante l'antica Via della Fila, la più antica del paese. Proseguendo verso Sud si giunge alla Pieve di Bibbiano, menzionata prima del Mille in un diploma di Ottone II del 14 Ottobre 980. La Pieve di Bibbiano, dall'esterno della cui parete Nord sono state tolte le sculture zoomorfe in arenaria, del X-Xl secolo, conserva nell'interno una maestosa statua in terracotta della Madonna del '400, due altari barocchi, il coro intarsiato, l'organo settecentesco a canne ed alcuni dipinti che riproducono Opere di Mantegna e Tiziano. Un Assunta di Lelio Orsi é stata venduta dalla chiesa nel 1707. Degno di menzione anche il campanile, la cui cuspide é stata rifatta più volte.
A Piazzola, in località Sant'Eufemia, sorgeva un castello di cui resta una piccola cappella dalle mura corrose.
Al Medioevo risale lo scavo del canale di Bibbiano, la più antica diramazione del fiume Enza, e al 1344 la concessione di Obizzo III d'Este ai Canossa per lo sfruttamento delle sue acque.
Itinerari Turistici - Arte Contemporanea
A Bibbiano si possono ammirare diversi monumenti d'arte contemporanea, a partire dalla Stele del Bianello, opera di Graziano Pompili situata al centro della piazza del Bianello. Si tratta di una delle più grandi stele di terracotta, alta più di sei metri. La Stele, col suo movimento eccentrico rispetto all'asse, rappresenta una nota dissonante che rompe la geometria assoluta degli edifici circostanti. È dedicata al poco distante colle del Bianello, rifugio per le popolazioni della zona contro le scorrerie dei briganti. Forma e materia della Stele riproducono la stratificazione geologica del colle: fossili e argille, sormontate dalle geometriche linee del castello, a simboleggiare l'incontro fra uomo e natura.
Di fronte alla sede del municipio è stata collocata un'altra opera di un importante artista Reggiano: "Dialogo" di Vasco Montecchi. Si tratta di un gruppo scultoreo di marmo formato da tre figure femminili agili e svettanti. La tematica è quella del dialogo, dell'incontro, caratterizzato da superfici curve e dalla circonvoluzione delle linee che alludono alla tensione affettiva dell'abbraccio. Due sono le linee plastiche: la prima verticale, svettante verso il cielo in segno di slancio spirituale, alla quale si accompagna una progressiva rarefazione della materia, la seconda curva, avvolgente che porta ad un ripiegamento della forma in se stessa.
La particolare attenzione per l'arte contemporanea si manifesta nella costituzione di una piccola sala espositiva permanente, situata nel piano terra del municipio, che ospita collezioni e mostre monografiche di artisti reggiani. L'Ottagono, questo il nome della sala, è stata ricavata ristrutturando un parte dell'antico archivio comunale, e dal 1997 ospita almeno quattro esposizioni all'anno, una anche in occasione della tradizionale Fiera di Settembre.
Itinerari Turistici - Eno gastronomici
Attraverso il territorio di Bibbiano si snoda una parte della Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa, un percorso dedicato a chi guarda alle tradizioni culinarie oltre che a quelle storico-culturali: tra cantine, aziende agricole, acetaie, caseifici e latterie, botteghe del vino, ristoranti ed agriturismi, negozi di prodotti alimentari tipici si va alla riscoperta di un mondo antico e genuino, fuori dall'ordinario.
Così, in auto o in bicicletta, potrete venire a contatto con le tradizioni produttive più importanti del Comune, prime fra tutte quella del Parmigiano-Reggiano che proprio a Bibbiano ha la sua "culla". Un processo produttivo rimasto invariato nei secoli e che si può ancora ammirare in ognuno dei sei caseifici presenti nel Comune.
Monumento al Parmigiano Reggiano opera dello scultore Michelangelo Galliani - rotonda di ingresso a Barco